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Il perfezionismo è correlato con molte espressioni di sofferenza psicologica (mi rifiuto di chiamarle “patologie” o “psicopatologie”, ma questa è un’altra storia, che avrò modo di approfondire). Per esempio, lo si trova come tratto trasversale in molti disturbi di personalità (così la psichiatria etichetta le diverse manifestazioni di ciò che altro non è che l’accentuazione, spesso molto marcata, di tratti che serpeggiano in ciascuno di noi). Qualche esempio: In una personalità (prevalentemente) ossessiva il perfezionismo può declinarsi come sforzo strenue di portare a termine senza sbavature i compiti performativi (ma cosa non è compito performativo, per un ossessivo?); laddove l’assenza di sbavature serve a ottenere un giudizio positivo e a evitare lo spettro più temuto: imbattersi nuovamente nell’immagine dell’espressione dell’altro deluso; un’immagine che non ha mai smesso, sin da fasi precoci dello sviluppo, di colonizzare la mente. In una personalità (prevalentemente) ...