
Per mantenere la vicinanza di chi è indispensabile per la nostra sopravvivenza psicologica, e di conseguenza un senso di coerenza e continuità del nostro essere, ogni individuo tenderà naturalmente durante la propria crescita a incarnare “il figlio preferito”. Questo significa che la nostra identità subisce una particolare forma di modellamento durante lo sviluppo. Emergono alla luce le parti che sono state accettate, approvate, convalidate dalle nostre relazioni più significative; vengono in un certo modo “scartate” le parti che in quelle relazioni “non servono”. In un certo senso, quindi, chi ci cresce impone un “compito” alla nostra identità affinché essa si guadagni il diritto di esistere. Tale compito viene solitamente impartito attraverso segnali non espliciti, indiretti, che comunicano una preferenza dell’ambiente a entrare in relazione con alcuni aspetti di noi piuttosto che con altri. La nostra esecuzione del compito si tradurrà in un peculiare modellamento della nostra i...